Trotto in evoluzione

Binocolo puntato
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Il trotto italiano è vivo e in continua evoluzione. L’allevamento continua a sfornare campioni, l’universo dei proprietari rimane piuttosto ampio e anche quello degli allenatori/guidatori, pur con la leadership consolidata del team Gocciadoro, in questa stagione appare in movimento. E la dimostrazione è arrivata anche domenica da Bologna, dove gli allievi di Mauro Baroncini, guidati da Andrea Farolfi, Carlomagno d’Esi e Cher Ek, hanno dominato le due divisioni del Gran Premio Italia. Due vittorie significative, che vanno a completare un periodo nel quale i cavalli in training a Divignano hanno vinto spesso, ritagliandosi una bella fetta di gloria sulle piste del nord-Italia. Un rilancio prepotente per Mauro, che è sempre stato uno dei trainer di punta del sistema e che in questo 2021 sembra avere cambiato marcia, presentando materiale super. Oltre al giusto tributo a Baroncini per l’exploit del weekend, scorrendo i risultati e le classifiche, in questo periodo si è consolidato anche il momento super di un altro trainer, Gennaro Casillo, che viaggia al secondo posto nella classifica dei trainer a una trentina di successi da Gocciadoro e che, per buona parte, ha contribuito al primo posto del driver di scuderia Antonio Di Nardo nella graduatoria dei guidatori, che Tony Young comanda con un più 30 rispetto ad Ale Gocciadoro.

Proseguendo ancora più in profondità nell’analisi, siamo andati a verificare la distribuzione delle vittorie, e dei premi, rispetto alle età dei cavalli. Per i Goccia, sulle 489 corse disputate ben 278 sono per i 3 (137) e i 4 anni (141), categorie nelle quali il team in giallo sta viaggiando a percentuali da cecchino (rispettivamente 45,26% e 34,04%) con un totale di somme vinte pari a a 527mila euro. Anche Casillo propone uno schema simile, con 288 delle 412 corse disputate effettuate dai 3 e 4 anni per 320mila euro di somme vinte sui 574mila totali. Ancor più sbilanciata sui giovani la scuderia di Baroncini, che ha schierato in pista 184 partenti, dei quali circa la metà (93) sono stati 3 anni che hanno raccolto 129mila euro di premi sui 208mila vinti in totale. Numeri che testimoniano come vi sia una scelta precisa da parte dei top team, che puntano tantissimo sui giovani e che poi mantengono nelle loro scuderie quasi solo gli anziani di alto livello, proprio come fanno i Gocciadoro che anche in questo weekend avevano una vera e propria armata nel Freccia d’Europa vinto con Alrajah One.

In ogni caso, il fatto più interessante di questo 2021 è l’apparente riavvicinamento di alcuni team all’armata Gocciadoro, che rimane sempre al vertice assoluto, ma che sembra aver trovato qualche avversario più insidioso. D’altronde i segreti del training non sono certo così segreti e dopo un periodo di assuefazione e adattamento, anche altri trainer stanno seguendo strade diverse rispetto al passato, tanto che in un intervista a questo giornale Casillo aveva dichiarato di aver rifatto tutte le piste del suo centro e che nelle scorse settimane è entrata in funzione nel centro pubblico di Castel San Pietro una pista con il sabbione come le attuali tendenze suggeriscono.