Aste: Selezionata SGA a €1,8 milioni (+20%). Doppio acquisto e top price Sea The Stars per la Cocktail/Borsani. Il report..

Share

Nonostante i mancati pagamenti dei premi che, indipendentemente dal loro valore costituiscono, se dati regolarmente il carburante per la programmazione di una scuderia, e non solo un incentivo a spendere (e siamo a 9 mesi di ritardo), nonostante le continue vessazioni di un governo distratto, nonostante le assenze e le gravi lacune dell’ippica italiana dovute più che altro all’atteggiamento passivo dell’ente che dovrebbe invece incoraggiare e stimolare il volano dell’indotto, già massiccio per il nostro settore, e nonostante il disinteresse per incentivare l’allevamento ed il made in Italy, (praticamente siamo a 600 nati, dati insufficienti per sostenere un sistema corse), nonostante il disinteresse anche per il gioco (siamo lo sport meno giocato e più tassato), altro motore propulsivo per il nostro sport, per lo spettacolo, per la storia, la cultura, la tradizione del settore, una cosa che non manca è la passione e la voglia di scovare la prossima pepita d’oro. Anche se barcolliamo, siamo ancora in piedi, siamo ancora vivi. 

E l’ennesima dimostrazione ne abbiamo avuta alle SGA Yearling Sale Selezionate presso l’ippodromo de La Maura che ha rilasciato dei dati incoraggianti, in crescita rispetto allo scorso anno. Non siamo ai livelli delle aste internazionali, logicamente, ma ha fatto piacere vedere tanta gente a Milano che ha voluto partecipare, e non solo osservare. 

I numeri parlano di 136 cavalli in catalogo, di cui presenti effettivamente 116 (un paio di nomi grossi erano assenti per infortunio). I dati ufficiali parlano di 97 venduti (l’84%) ed un fatturato di €1,819,500 (+20% rispetto al 2020 con €1,666,000 dell’anno della pandemia compresi i ricomprati, altrimenti €1,5 milioni). La media è scesa leggermente a €18,757 (-2%) ed il mediano è salito a €12,000 (+9%). 

Va sottolineata una cosa: La Razza del Velino, che presentava un terzo del catalogo, è (o era) di proprietà di vari membri della famiglia Botti, la più grande industria italiana in tema di allevamento, e non solo. Molti dei cavalli che sono passati (un terzo del catalogo), sono stati acquistati anche da “Botti”, ma per conto dei loro clienti che sono sparsi sui vari campi, anche se su vari livelli e con divisioni che sono state fatte parzialmente e completamente. Su questo dato non ci soffermiamo. Ricordiamo in Italia Alduino e Stefano che costituiscono una entità, Endo che ne costituisce un’altra, e poi in Francia c’è Alessandro con suo padre Giuseppe, mentre Marco è indipendente in Inghilterra. Insomma, per fortuna anche loro hanno dei proprietari disposti a comprare.

Ma ora parliamo di cavalli. La rinascita di Bruno Grizzetti fuori da Milano è evidente, ed i proprietari lo hanno supportato in questo passaggio ed in particolare la scuderia Cocktail/Borsani che ha comprato i primi 2 prezzi più alti del catalogo. 

A fare il top price è stato, come anticipato, il Lot 93: un Sea The Stars (Cape Cross) e March Madness (Noverre), pagato €120,000 dalla scuderia Cocktail del Presidente della SGA Giampiero Soccini, in partnership con Pietro Barbarito, e Carlo Borsani della Immobiliare Casa Paola. Si tratta di un fratellastro di Candy Store (Lope De Vega), vincitrice di 8 corse tra cui Cumani G3 e 2 Listed, ma soprattutto di The Conqueror (Excelebration), il miglior velocista italiano, vincitore di 18 corse e di tutte le più importanti sul tema della velocità. A fare l’underbidder è stato Alduino Botti, per conto di un cliente. Una sua sorella, che si chiama Spring Love (Australia), ha 2 anni e vincerà presto. 

Il secondo prezzo più alto è stato il Lot 65, una femmina da Almanzor (Wootton Bassett), acquistata per €90,000. Presentata dalla Le.Gi. di Massimo Parri, è primo prodotto per la fattrice Field Of Roses (Epaulette), vincitrice di 2 corse e piazzata di Listed, ma figlia di quella Snowfield (Tale Of The Cat), madre di 5 vincitori tra cui Voice Of Love (Poet’s Voice), vincitore di Premio Ambrosiano G3, Premio del Giubileo G3, Premio del Piazzale G3, 2 Listed oltre a molteplici piazzamenti a livello di Stakes, e di Time Chant (War Chant), vincitore del D’Alessio e di 3 Listed, ora campione in provincia, nonché Cima Star (Sea The Stars), seconda nelle Oaks G2 di quest’anno e sempre di proprietà della Cocktail che ha dichiarato di amare Sea The Stars come nessun altro stallone. Famiglia femminile molto buona. Ora c’è un foal da Wootton Bassett, che verrà presentato il prossimo anno. 

A €65,000 Steve Pugliese ha comprato una femmina da Charm Spirit (Invincible Spirit) e Fresnay (Rainbow Quest), sorellastra di Call Me Love (STS) per conto di Luigi Ginobbi, che lo manderà in training a Luciano Vitabile. A quota €64,000 Valfredo Valiani, che si sta muovendo decisamente come agente, ha comprato il Lot 40, un Ribchester (Iffraaj) e prodotto di Ars Nova (Barathea), madre di 4 vincitori inclusi Clockwinder (Intikhab) e Checkmark (Lope De Vega). Valiani ha parlato di un proprietario italiano, forse rimarrà a Pisa. 

Il Lot 41 ha spuntato €50,000 con il bid di Vittorio Vitale, un proprietario di Sebastiano Guerrieri, figlio di Raven’s Pass (Elusive Quality) e prodotto di Baby Revolution (High Chaparral), e madre di Flag’s Up (War Command) e  Trust In Me (Desert Prince). La famiglia è quella di Time To Choose (Manduro), vincitore del Premio Presidente della Repubblica G2, del Ribot G3 e 6 Listed. 

Simone Crecco, figlio di Massimo che ha vinto anche il Derby con Biz The Nurse, oltre a varie corse importanti in Italia, si è assicurato per €60,000 un maschio da Holy Roman Emperor, fratello pieno di Fullness Of Light, vincitrice di Premio Regina Elena, della famiglia femminile del campione Beauty Only, vincitore dell’Hong Kong Mile G1 e di altre due corse di Gruppo 2 ad Hong Kong, e non solo di una miriade di dollari locali.

Stefano Botti ha firmato un assegno per il Lot 18, una femmina da Gleneagles del Velino per €57,000. Si tratta di un prodotto di So Many Shots (Duke Of Marmalade), vincitrice di Premio Mario Incisa della Rocchetta e piazzata di Oaks d’Italia G2, già madre di Keep On Fly (Rip Van Winkle), vincitore del Derby Italiano G2 del 2019. Questa è la famiglia femminile di Jakkalberry (Storming Home), Crackerjack King (Shamardal) e Awelmarduk (Almutawakel).

Un gruppo internazionale, capitanato da Simone Brogi e Mick Murphy del Longways Stables, ha comprato il Lot 32. Un figlio di Mehmas (Acclamation) presentato da Stefano Luciani (il cui stud festeggia quest’anno i 50 anni di esistenza), pagato €50,000. Si tratta di un fratellastro di Its The Only Way (Lilbourne Lad), vincitore di 7 corse tra Italia e Inghilterra, e probabilmente acquistato per passare al breeze up Arqana il prossimo anno. 

Roberto Orsini, che corre sotto le insegne della Scuderia dell’ Orso, ha speso €77,000 per due cavalli. Per il Lot 60, una femmina da Highland Reel della Le.Gi., per €42,000. Si tratta del primo prodotto della bellissima Extremely Vintage (Dylan Thomas). Si dice andrà dal signor Galloppo. E poi altri €35,000 per il Lot 45, che si chiama Spirit Horse (Chemical Charge). Tra gli altri: Antonio Marcialis ne ha comprati 3 spendendo oltre €70,000, la Incolinx ne ha presi 2 spendendo complessivamente €39,000, Marco Bozzi ne ha comprati 12, Steve Pugliese 10 e la cosa assurda, ma anche favorevolmente piacevole, è che molti che avrebbero voluto comprare un puledro alla fine non sono riusciti. La pazienza c’è, gli ippici italiani compresi allevatori, allenatori, proprietari e chi mette il duro lavoro, meritano certamente qualcosa in più che il trattamento ricevuto dalle istituzioni. 

I RISULTATI COMPLETI CLICCANDO QUI.